Impregnazione in sottovuoto.

Tecnologia Godfrey & Wing

L'impregnazione sotto vuoto tramite tecnologia Godfrey & Wing viene effettuata utilizzando il nuovo sigillante 95-1000AA ad alte prestazioni termoindurente, progettato per sigillare le porosità dei componenti metallici fusi e in polvere.
Il nuovo 95-1000AA è stato specificamente formulato per offrire un'elevata resistenza al calore in una miscela di monomeri di qualità a costi contenuti, pur garantendo una manipolazione sicura ed ecologica del sigillante e delle acque di risciacquo. E' facilmente lavabile dalla superficie dei componenti e viene completamente rimosso con acqua di rubinetto o deionizzata.
Una volta polimerizzate, le resine indurite mostrano una resistenza chimica superiore e un'elevata stabilità alla temperatura. I componenti possono essere testati o assemblati immediatamente dopo l'impregnazione, poiché il 95-1000AA polimerizza in presenza di calore (trasferimento termico), per formare un polimero termoindurente durevole.

Applicazioni

Il 95-1000AA è stato progettato con una bassa viscosità, cosa che gli consente di penetrare rapidamente ed efficacemente la microporosità di materiali metallici e plastici insieme ad altre leghe fuse e pressate. Può essere utilizzato anche per sigillare materiali compositi, in carbonio e in grafite. I campi d'impiego comprendono la trasmissione di potenza, l'idraulica, i sistemi di erogazione del carburante, la pneumatica, il settore automotive e il trasporto pesante. Il 95-1000AA è intrinsecamente stabile e resistente alla maggior parte delle sostanze chimiche.

Caratteristiche Chimico-Fisiche

Tipo di prodotto chimico: Miscela di metacrilato.
Aspetto Liquido: ambrato fluorescente.
Viscosità: 10 cps o mPas a 22° C (72° F).
Densità: 1,030 gm/cc a 22° C (72° F).
Tensione superficiale: 32,8 dyn/cm o mN/m.
Punto di infiammabilità: >110 °F (>230 °C).
Pressione vapore: <1 mmHg.
Durezza: Shore D 70.
Densità: 1,17 gm/cc 22 °C (72 °F).
Coefficiente di dilatazione termica: 4,3 x 10 -⁴ in/in/°C.
Resistenza alla compressione: 8467 psi.
Modulo di compressibilità: 13880 psi.
Temperatura di esercizio °C (°F): da -40 °C a 207 °C (da -40 °F a 450 °F).

Trattamento microporosità dei metalli.

Imprex® Munari

Il Trattamento delle microporosità effettuato con con il sistema Munari ha lo scopo di diminuire la permeabilità e aumentare la resistenza meccanica dei pezzi trattati. Formulato a base di polisilossani e sali sodici di acido polisilicio, il prodotto IMPREX® penetra nelle porosità ed inseguito, a reazione chimica, si converte in un prodotto elastico, insolubile in acqua, o in altri solventi ancorandosi alle pareti delle porosità del materiale impregnato, mediante reazioni chimiche interfacciali.

Applicazioni

Il procedimento di impregnazione Munari System è diretto a risolvere innanzi tutto i problemi di porosità che si creano durante le fusioni. Il processo tecnologico e le esigenze di mercato hanno infatti indotto i progettisti a realizzare forme sempre più complesse e ad utilizzare leghe sempre più leggere. Tutto ciò ha comportato l’impossibilità di evitare la porosità dei getti e la necessità di ricercare un procedimento che permettesse il recupero degli elementi difettati. Con il trattamento anti-porosità il recupero è possibile. Possono quindi essere “salvati” i getti troppo porosi, danneggiati o gli elementi nei quali si vuole preventivamente aumentare l’omogeneità, o la tenuta e la qualità (ad esempio gli avvolgimenti elettrici).

Caratteristiche Chimico-Fisiche

Aspetto: Liquido denso, inodore, oleoso, quasi limpido di colore verde. Stabile per tempo indeterminato purchè conserveto in recipiente chiuso.
Miscibilità in acqua: in tutti i rapporti.
Contenuto solidi: 470 g/l circa.
pH: 10,8 - 12 soluzione t.q.
Punto di ebollizione: 102°C - 104°C.
Viscosità a 20°C: 200 - 400 mPa X s. circa.
Campo operativo di temperatura: -60°C +700°C dopo impregnazione.
Resistenza alla pressione: Fino alla rottura del supporto trattato.
Temperatura di carbonizzazione: non brucia, è inerte, inorganico.
Dilatazione termica: 2,76x10 (elevato alla -4)/°C.

Resiste a tutti i solventi, fluidi idraulici, anticongelanti, olii per motori, prodotti petrolchimici, salamoia, acqua, vapore, ecc.
Il supporto può essere lavorato dopo 48 ore dal trattamento d'impregnazione senza alcun problema per la tenuta dello stesso. Il materiale impregnante, dopo l'indurimento, presenta di per se, una conducibilità termica bassa.

Controllo componenti con luce polimerizzata.

Controlli U.V.

Il controllo dell’avvenuta impregnazione, eseguita unicamente a campione in quanto si tratta di una prova distruttiva, viene effettuato rompendo il pezzo nella zona ove si è individuata la perdita e sottoponendo il particolare alla luce polimerizzata. Viene così evidenziata la resina che è penetrata all’interno della porosità.

Possono essere utilizzati campioni in alluminio sinterizzato a densità controllata che una volta spezzati consentono di verificare la penetrazione della resina nei vari strati.